sabato 24 novembre 2007

Partire è un pò come rinascere

Questo treno mi riporta a casa, mi riporta dai miei Amori...

Ci sono storie che solo in questo posto nascono, si evolvono e muoiono in un secondo o due, giusto il tempo per la chiusura delle porte, tempo per il quale ci sono solo addii camuffati da un ciao! arrivederci!, a presto!...

Tutto corre al di là del finestrino, alberi, montagne e piccole dimore che restano in queste valli incantate, lontane anni luce dalla mia città millenaria. Hanno una loro saggia dignità nell'essere sempre uguali a sé stesse, sempre e comunque uguali a come sono nate, senza cambiare ad ogni sospiro del tempo... amo più che mai questi piccoli borghi, questa tranquillità e semplicità... piccole realtà, piccoli paradisi...

Accanto a me, lassù, in alto, fiera e luminosa, appena svegliata la Luna mi sorride e illumina questo piccolo mondo in movimento...

Vedo le storie effimere di questi viaggiatori...
...lei e lui, due turisti, due piccioncini borghesi, scherzano, si abbracciano, si coccolano... giocano e raccontano fantasie e progetti per un futuro insieme, piccole foto scattate con un cellulare ad immortalare le loro promesse...
...più in là quel vecchio signore, pantaloni di velluto e giacca dello stesso colore che ha ancora tanto da dire, ma la sua voce è solo un lieve sussurro in direzione del suo dirimpettaio il cui sguardo acquoso denota tanta stanchezza, ma è sveglio e attendo a non perdere una sola parola...
...in fondo c'è quel "capitalista" con il palmare sempre in mano, che gesticola, parla, racconta, ride e si agita, una gamba sul bracciolo del sedile, non dà fiato alla sua gola ed ai suoi polmoni esausti di tanto movimento... non smette mai di parlare, di mimare... la sua voce, nonostante il personaggio, non arrivo a sentirla... tutto fumo e niente arrosto...
...la sua compagna di viaggio, forse una collega, anche lei ha partecipato alla sua stessa Convention... sorride ad ogni sua scenetta e sembra interessata alle sue parole... in realtà sta pensando ai panni che dovrà lavare, al cane che ha lasciato alla vicina e alla spesa per l'indomani...
... quella ragazza con la maglietta bianca e i capelli ricci dorme, non legge, non canta, non mima... non si cura nemmeno della sua valigia che ingombra il passaggio del controllore...
... controllore donna, con la divisa verde e blu della NostraCompagnia... quei chili in più, quell'obesità che per molti, come i tre bulletti seduti dietro di me, non è simbolo di intelligenza, ma solo di sfortuna e debolezza... è invece uno spettacolo il suo sorriso, la sua professionalità, la sua forza, il suo non curarsi della stupidità altrui, il suo "Buonasera signorina! Le auguro buon viaggio!" ... una furbizia che va oltre il nostro superficiale istinto...

E tu Luna, bella e felice, continui ad essere lì in alto e a farmi compagnia... il tuo sguardo mi fa l'occhiolino e non posso fare a meno di sorridere...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi piace il tuo tocco poetico.

Xigia © ha detto...

Grazie... !!