mercoledì 30 gennaio 2008

Roma, ode a te

Finisce un'altra giornata... la mia stanchezza sembra cullata da questo bus e si trasforma in una ninna nanna... mi rilasso... felice e soddisfatta i miei occhi si posano su di te che non mi lasci mai, sei la mia casa, eterna e sincera.

Sei bella, sei tanta, immensa, infinita.

Troppo per me, mi riempi, mi sento scoppiare tanta la tua presenza. Mi avvolgi con i tuoi palazzi, con la tua terra, con i resti della tua gioventù gloriosa...

In ogni dove, in ogni angolo c'è un puzzle di colori, linee e forme da scoprire, da assaggiare. Non c'è spazio per il vuoto, per il nulla...

Ogni centimetro del tuo corpo parla di te, della tua storia, della tua vita.

E con queste immagini la mente scaccia via quella sottile tristezza che alberga in me da tempo, accantono all'improvviso quei brutti pensieri e, sorridendo, mi soffermo a riflettere su quanta fortuna mi è stata donata per poter vivere in questa città.

Sei vecchia, antica, stanca, ma non molli, resisti, perchè tu sei, inevitabilmente e mai banalmente, unica.

mercoledì 16 gennaio 2008

Water Instict

Sono diversi mesi che passo le mie serate in un'acqua nuova... prevalentemente per una questione di principio ho detto addio al Gym Club... Ma non è stato difficile adattarsi alla nuova realtà... l'importante per me è nuotare, una palestra vale l'altra... io sono lì solo per stare in acqua e riprendere fiato... di tutto il resto mi importa ben poco... sono quattro mesi che frequesto questa nuova palestra, ma di persone ne ho conosciute ben poche... è solo che non mi va, non è periodo... entro lì e il mio solo pensiero è nuotare, nuotare e nuotare... come sempre, occhi bassi e passo lungo...
Ciò però non vuol dire che non mi renda conto di coloro che mi sono accanto e che nuotano con me, nella mia stessa corsia. Il rispetto per il prossimo è il mio motto, in acqua e non, ma non capisco perchè il più delle volte mi sento l'unica a pensarla così, a preoccuparsi e a rispettare chi si ha vicino.
Vengo al punto.

Dove andavo prima (ah... bei tempi...) c'era la cara Tiziana e a volte il simpatico Massimo che, molto professionalmente, ci indicavano in quale corsia potevamo nuotare, dividendo così le balene, dalle foche, dai delfini... insomma, un scelta intelligente per la corretta gestione della piscina, un modo per permettere a tutti di nuotare secondo i propri ritmi senza recare fastidio agli altri.

Dove vado ora, invece, la parola LIBERO, relativa all'attività del NUOTO LIBERO, sta per FACCIO COME CA..O MI PARE... l'istruttore c'è, ma ancora non ho ben capito se sia a conoscenza delle responsabilità che implica il proprio ruolo... non solo, il più delle volte, non si trova negli ambienti della piscina, ma è fuori ad "inciuciare" con le tipe del centro estetico lì accanto...
Quindi, in acqua, vige la regola dell'anarchia più totale... foche, balene e delfini tutti insieme appassionatamente... tutti (e non so perchè, TUTTI) uno più furbo dell'altro... ce ne fosse uno che si comporti secondo le capacità relative all'animale che rappresenta... cosa intendo dire? Ecco degli esempi.


IO SONO UN DELFINO
PRIMO: entro, possibilmente, nella vasca dove si trova il maggior numero di delfini (per una questione di omogeneità dei ritmi della nuotata);
SECONDO: essendo delfino, nuoto da paura, vado veloce, ergo NON faccio la capriola a fine corsia senza curarmi se laddove ruoterò le gambe c'è un'altra persona... sarebbe il caso di evitargli un calcio in pancia...
TERZO: finita la vasca controllo se c'è per caso qualcuno prima di me che sta ripartendo e non parto a razzo senza chiedere "posso?" anche se so perfettamente che la persona alla quale lo sto chiedendo non riparte perchè ha gli occhialetti sulla fronte... EDUCAZIONE... anche perchè colei che si trova prima di me ha la precedenza e potrebbe partire ed essere più veloce di me... e quindi, se parto prima io, la costringo ad aspettare più del dovuto (magari era lì da pochi secondi, giusto il tempo di rimettersi a posto gli occhialetti ed era, appunto, in procinto di ripartire);
QUARTO: prima di ripartire, controllo se di fronte a me c'è un altro delfino che ha il mio stesso o maggior ritmo in modo tale da poter continuare a nuotare senza arrivare a prendermi un calcio in viso; e se penso di poterlo superare controllo prima di avere lo spazio necessario per il sorpasso dall'altro senso di marcia, onde evitare di permettere a colei/colui che viene dall'altra parte di non dover aspettare il mio passaggio;
QUINTO: se così come illustrato al punto terzo non fosse (cioè, se prima di me vedo solo balene e foche) e DATO CHE LA PISCINA NON E' MIA E NON SONO L'UNICO IN CORSIA - MI ADATTO!!! ASPETTO che la balena/foca sia ripartita e prendo le misure per un giusto vantaggio al fine di poter nuotare per non prendere i famosi calci in faccia come detto al punto precedente;
SESTO: essendo delfino sono in grado di fare lo stile "delfino", ma mi permetto di farlo solo se in corsia sono da solo o al massimo con un'altra persona che è DIETRO DI ME e non dall'altra parte che nuota in senso opposto... come detto al punto precedente, non essendo l'unico in acqua ed essendo lo stile "delfino" piuttosto "ingombrante" non posso praticarlo se rischio di dare una bracciata in faccia o chissà dove ad un altro.

IO SONO UNA BALENA/FOCA
PRIMO: entro, possibilmente, nella vasca dove si trova il maggior numero di balene/foche (per la solita questione di omogeneità dei ritmi della nuotata);
SECONDO: essendo balena/foca, nuoto da schifo, galleggio, vado al centro della corsia, sono disconnessa, lenta come una lumaca, ergo NON faccio la capriola a fine vasca perchè è ovvio che non sono capace e, anche se la capriola fa tanto fico, non la faccio per evitare la figura della balena/foca che vuole atteggiarsi a delfino.
TERZO: finita la vasca (sempre se ci riesco e se non annego prima) non rimango a boccheggiare di fronte al muretto o in mezzo alla corsia impedendo a chi sta arrivando dopo di me di finire la vasca... quindi mi tolgo di mezzo e lascio ripartire chi è più veloce di me;

QUARTO: prima di ripartire, controllo se di fronte a me c'è una balena/foca che a malapena galleggia e non riparto fino a quando non si è allontanata quel tanto che basta per potermi permettere di partire senza arrivargli addosso per evitare di prendermi un calcio in faccia; non solo, anche se penso di essere un pò più veloce di lei, non provo a superarla perchè tanto il mio vantaggio è talmente poco e rischierei di intralciare la corsia per chi viene dall'altro senso e che quindi deve aspettare che io ritorni al mio posto;
QUINTO: se dopo di me vedo solo delfini e DATO CHE LA PISCINA NON E' MIA E NON SONO L'UNICA IN CORSIA - MI ADATTO!!! ASPETTO l'arrivo del delfino e la sua ripartenza e, solo dopo, riprendo a nuotare perchè se parto prima di lui so perfettamente che dovrà aspettare un pò prima di ripartire e non lo trovo corretto;

SESTO: palestre e piscine sono luoghi destinati alle attività sportive, paghiamo per questo. So perfettamente che permettono anche attività sociali, ma queste sono, a mio avviso, complementari. Quindi, se mi trovo qui è perchè, in primo luogo, ho scelto di praticare un'attività sportiva che metta in moto il mio corpo... e non solo la lingua... in acqua si nuota, non si chiacchera a mò di salotto a fondo corsia... non si parte insieme all'amichetta del cuore (eh sì, perchè le donne non sono capaci di praticare sport da sole, per il gusto di fare qualcosa di buono per il proprio fisico e la propria mente... eh no... ) e non si occupa tutta la vasca, una a destra e una a sinistra, con tavoletta alla mano perchè "facciamo solo gambe per la cellulite"... eh, ma muovile 'ste gambe e datti una mossa a finire la vasca, altrimenti la cellulite te la ritrovi in testa...
SETTIMO: faccio nuoto libero perchè sono in grado di nuotare, di tenermi a galla e ho un ritmo decoroso... se ritengo di essere balena/foca sarebbe meglio evitare il nuoto libero e fare un corso a pagamento con l'istruttore... questo luogo non è adatto a coloro che pensano che dopo la palestra "ci sta bene un pò di nuoto"... quando per "un pò di nuoto" si intende solo buttarsi a bomba e comportarsi come spiegato nei punti precedenti... la piscina delle palestre non è una pozza d'acqua come quelle delle terme nè tanto meno come quelle degli alberghi (quelle di forma circolare) dove passare quella "mezz'oretta in compagnia"...

Ooooh... scusate eh... Forse pochi di voi potranno capirmi, ma dovevo farlo... mi dovevo pur sfogare con qualcuno!!... io bloggo io sfogo...